Casa Pertini: il PD chiede informazioni trasparenti

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Considerate le esigenze di trasparente informazione dei cittadini in merito alla situazione COVID19 nella nostra cittadina, inclusa la RSA Pertini, visto che malgrado le richieste il sindaco Barletta ritiene non sia suo compito in quanto non rientrante nella sua “giurisdizione” (vedi box), il Gruppo Consigliare del Partito Democratico ha ritenuto opportuno inviare una richiesta di informazioni alla ASST che prontamente ha risposto. 

il Gruppo Consigliare del Partito Democratico ha anche ritenuto opportuno invitare la ASST ad informare periodicamente il sindaco in modo che i cittadini possano essere informati tempestivamente.

Nel seguito viene riportata la versione integrale della comunicazione ricevuta dalla ASST riportante le informazioni, aggiornate al 30 aprile, relative ai contagiati tra gli ospiti e tra il personale, oltreché alle attività di prevenzione e gestione attuate all’interno della RSA Pertini.

Garbagnate Milanese 30 aprile 2020

OGGETTO : EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE COVID 19 PRESSO LA RSA PERTINI

Nel quadro delineato dalle norme generali di igiene e sanità e dalle disposizioni nazionali e regionali di contenimento del contagio, nella RSA Pertini di Garbagnate Milanese sono state messe in atto tutte le misure, le procedure e gli accorgimenti utili a garantire la tutela della salute degli operatori e degli ospiti presenti nella Struttura, mantenendo costantemente informati operatori, ospiti e familiari.

MISURE IMMEDIATE POSTE IN ESSERE PER LIMITARE e CONTENERE il CONTAGIO da COVID-19

Mantenendo a costante riferimento le indicazioni generali emanate da Regione Lombardia e ATS Milano per le Unità d’Offerta Sociale (UdO) di tipo residenziale, si è ritenuto opportuno procedere immediatamente ad una revisione organizzativa degli spazi, al fine di garantire l’isolamento di ospiti sospetti/positivi al Covid-19. Nello specifico è stato mantenuto l’isolamento del contatto utilizzando mascherine chirurgiche, lavaggio frequente delle mani, aerazione dei locali, pulizia e disinfezione di ambienti e superfici, intensificando anche il numero di passaggi quotidiani.

Nel rispetto delle indicazioni fornite da ATS, già dal 22/2 non sono più sati accolti nuovi ospiti in RSA, sia per lungodegenze che per ricoveri di sollievo. Le visite dei parenti, a partire dal 5/3 sono state ridotte solo a casi eccezionali e, a far data dal 20/3, a seguito della segnalazione dei primi casi COVID+- diagnosticati, sono stati assolutamente vietati gli accessi alla struttura, garantendo comunque la vicinanza con le famiglie mediante contatto telefonico.

Dall’inizio del mese di marzo, sono stati evitati i raggruppamenti di persone ed è comunque sempre stata osservata la distanza minima di 1 metro tra gli Ospiti. Sono state bloccate le attività di animazione/ricreative in grande gruppo, mentre, fino a quando è stato possibile, sono state mantenute le attività in piccoli gruppi nei reparti, nel rispetto del distanziamento sociale e delle precauzioni standard.

Nel primo trimestre dell’anno 2020 è stata, per i medesimi motivi, sospesa anche l’attività ambulatoriale a cadenza mensile, per le seguenti attività specialistiche: terapia del dolore, psichiatria, cardiologia, fisiatria, dermatologia e oncologia.

Per quanto concerne gli aspetti correlati alla prevenzione generale, secondo specifica Procedura aziendale periodicamente ed adeguatamente aggiornata e, nel rispetto delle indicazioni di ATS/Regione/Ministero – al fine di garantire una capillare diffusione delle informazioni – sono stati da subito esposti agli ingressi/portinerie della Struttura e in ogni nucleo i poster del Ministero della Salute e della Regione Lombardia relativi alle indicazioni da seguire per la prevenzione della trasmissione del Coronavirus. I familiari (telefonicamente) e gli ospiti, mediante comunicazione verbale da parte degli Operatori sanitari, vengono costantemente mantenuti informati in merito alle pratiche di prevenzione dei contagi.

ATTUAZIONE PRATICHE DI ISOLAMENTO

Vengono costantemente rilevati i parametri di contagio con valutazione clinica ed esami ematochimici e, in caso di Ospite accertato/sospetto, vengono immediatamente attuate le pratiche di isolamento, in stanza singola o in coppia a coorte di anziani. Così come previsto da specifico Protocollo aziendale, quando necessario, viene attivato contato con l’infettivologo a cura dei medici specialisti in geriatria già presenti in struttura. La UOC di Cure Palliative del Presidio Ospedaliero di Garbagnate, qualora contattata, si attiva prontamente anche al fine di favorite le terapie palliatine, mediante strumenti di TELEMEDICINA.

RIASSETTO ORGANIZZATIVO della STRUTTURA

In seguito alla diminuzione di ricoveri per contagio da COVID19 e all’aumento del numero di dimissioni da parte dei reparti dedicati dei PO dell’ASST Rhodense, si è reso necessario un parziale riassetto organizzativo della struttura. In data 18/04/2020 la Direzione, in collaborazione col Direttore DAPSS e con la Direzione Sanitaria della RSA, ha ritenuto opportuno trasferire alcuni ospiti della RSA Pertini nei reparti ospedalieri, al fine di meglio gestire l’eventuale evoluzione della pandemia e, secondariamente, decongestionare i nuclei della RSA più colpiti per favorirne la riorganizzazione.

Previa valutazione dei parametri di tutti gli ospiti presenti in RSA da parte di una équipe selezionata composta da 4 medici internisti, 2 infermieri e 1 tecnico radiologo, e sentite le singole famiglie di riferimento, sono stati identificati 13 pazienti COVID + in condizioni cliniche critiche per i quali si è provveduto al trasferimento nei reparti COVID19 dedicati del PO di Garbagnate.

In data 22/04/2020 si è poi compiuto il trasferimento dì 5 pazienti COVID+ che necessitavano dì sorveglianza continuativa, risultati idonei e rientranti nei parametri previsti da specifico protocollo aziendale, e accolti nel reparto di degenza di sorveglianza del PO di Garbagnate, istituito in data 09/04/2020 e cogestito con Medicasa Italia S.pA.

In merito a quest’ultimo punto, è opportuno evidenziare che l’attivazione della DEGENZA DI SORVEGLIANZA DEI PAZIENTI COVID 19 all’interno del BLOCCO B piano 1 del Presidio Ospedaliero di Garbagnate ha consentito all’Azienda la creazione di un necessario polmone di sfogo che, per il periodo dal 09.04.2020 e fino al 30.06.2020, prorogabile per ulteriori 3 mesi qualora dovesse protrarsi dell’emergenza, garantirà la messa in disponibilità di 56 posti letto (28 stanze doppie). Il valore aggiunto di questo modello assistenziale è dato dalla certezza di isolamento del paziente e dalla sorveglianza attiva dei parametri vitali e di rilevanza, in ambito di infezione da Covid 19.

Per ogni paziente viene definito un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI), che identifica gli obiettivi di cura e assistenza predisponendo un programma coordinato di interventi da parte di molteplici figure professionali (medici, infermieri), volto a migliorare le condizioni cliniche del paziente e programmare il suo rientro in RSA al termine del periodo di sorveglianza.

L’assistenza presso il Reparto di sorveglianza garantisce altresì, in caso di peggioramento delle condizioni cliniche del paziente, l’attivazione immediata di una squadra di emergenza già presente all’interno Presidio Ospedaliero.

La durata della degenza prevista è di 15 giorni e durante la permanenza presso il Reparto di sorveglianza viene garantito un adeguato supporto telefonico con il domicilio e con un parente.

Il paziente verrà dimesso e rientrerà in RSA dopo il periodo di sorveglianza attiva se le sue condizioni risultano buone e dopo esecuzione del doppio tampone a distanza di 24/h.

Come ulteriore azione di verifica interna, di razionalizzazione degli spazi e di migliore gestione degli Ospiti presenti in struttura, vengono eseguiti periodici sopralluoghi da parte del Direttore DAPSS, del Direttore UOC Qualità, Accreditamento e Risk Management e dei loro collaboratori.

Alla data odierna, sommando ai trasferimenti appena descritti i ricoveri già eseguiti in precedenza, risultano ricoverati presso i reparti dei Presidi Ospedalieri dell’ASST Rhodense un totale di 32 Ospiti.

SITUAZIONE degli Ospiti alla data del 29/04/2020

Alla data del 29/04/2020 sono attivi in RSA n.178 posti letto : n.146 Ospiti sono presenti in struttura e n.32 sono ricoverati.

Nonostante le azioni messe in atto allo scopo di prevenire e limitare il contagio da COVID19, ad oggi la RSA Pertini registra un numero di contagi crescente, sia tra gli ospiti della struttura che tra gli operatori, come d’altronde sta accadendo nella maggior parte delle residenze sanitarie per anziani.

Dalla data del 22/02/2020 alla data dal 29/04/2020, si sono verificati un totale di n. 43 decessi, di cui n.28 accertati COVID. Il primo decesso accertato COVID presso la RSA Pertini, risale al 24 marzo 2020, pertanto, sul totale dei posti letto occupati a tale data, pari a n.214, i 28 deceduti per COVID rappresentano il 13%.

RIASSETTO ORGANIZZATIVO delle RISORSE UMANE

Nonostante le criticità venutesi a creare a seguito della carenza del personale, considerata l’emergenza in corso, la continuità di assistenza è stata comunque garantita sia mediante ricorso consistente al lavoro interinale, reperito tramite agenzia, sia richiamando in servizio il personale assente per recuperi ore e ferie programmate, così come previsto dalle disposizioni nazionali e regionali intervenute in materia, comunque nel rispetto delle richieste di assenza usufruite in base alla legge n. 104/1992.

Gli operatori presenti in struttura vengono mantenuti costantemente informati dal Risk Manager, rispetto all’evolversi della pandemia mediante periodici incontri di informazione — formazione.

Nel rispetto delle procedure aziendali in materia di emergenza Covid-19, l’operatore sanitario viene dotato di mascherina chirurgica. Per la gestione di casi sospetti/confermati COVID+, ad oggi, sono in uso mascherine FFP2, camici rinforzati e grembiuli monouso, calzari, cuffie, occhiali di protezione e visiere. Ciò in aggiunta all’obbligo contrattuale assunto anche dall’operatore economico aggiudicatario del servizio infermieristico per tutta la RSA Pertini, di dotare i propri dipendenti (infermieri e OSS soprattutto) di idonei presidi sanitari e dispositivi di protezione individuale.

In caso di operatori che hanno prestato assistenza ad ospiti COVID+ o con sintomi sospetti, viene messa in atto specifica procedura aziendale che viene mantenuta costantemente aggiornata e che definisce le istruzioni per la sorveglianza sanitaria degli operatori : il Medico Competente viene tempestivamente avvisato per i casi COVID+, a far data dal 4 aprile 2020, nel rispetto della normativa vigente, è stato implementato in tutta l’ASST il monitoraggio della temperatura corporea dell’operatore all’inizio del proprio turno di lavoro.

Qualora venga registrata una temperatura uguale o maggiore di 37,5 °C, l’operatore viene sospeso temporaneamente dall’attività lavorativa, viene sottoposto a esecuzione del tampone rinofaringeo e invitato a contattare il proprio medico di base, i coordinatori infermieristici mantengono costantemente aggiornano il Medico Competente.

A seguito dell’esecuzione dei tampone rinofaringeo, in caso di esito NEGATIVO l’operatore è invitato a contattare il proprio medico curante per attivare, se del caso, il periodo di malattia e mantenere monitorati i comportamenti precauzionali al domicilio.

Se l’esito è POSITIVO, il Medico Competente certifica l’infortunio lavorativo comprensivo di 14 giorni di prognosi e di ulteriori tre giorni per l’esecuzione dei tamponi di verifica, l’uno a distanza di 24 ore dall’altro. Il criterio per la riammissione al lavoro da quarantena dell’operatore risultato positivo al test, è costituito dalla verifica della negativizzazione virale e dalla certificata guarigione clinica.

Alla data del 29/04/2020 gli operatori in servizio che svolgono attività per gli Ospiti sono n.81/108. Tra gli Operatori assenti si contano: n.1 Operatore in isolamento domiciliare per sospetta sintomatologia COV1D+; n.10 Operatori in isolamento domiciliare risultati positivi al tampone; n. 14 Operatori a termine dell’isolamento domiciliare in attesa di tampone che confermi la negatività; n. 2 Operatori ricoverati per COVID+. La percentuale di assenze è pari al 25% e la percentuale totale degli operatori in servizio è del 75%.

CENTRO DIURNO INTEGRATO

Tenuto conto della tipologia di ospiti frequentanti il Centro Diurno Integrato, persone anziane anche affette da patologie connaturate all’età, dell’andamento fortemente decrescente delle presenze in sede durante i mesi di febbraio e marzo, del rischio dì contagio presente sia per gli anziani che per gli operatori sanitari e non impegnati nell’attività e nella circostanza che tanti ospiti raggiungevano la sede del CDI dal loro domicilio grazie al servizio di trasporto attivo fornito dal CDI stesso, per proteggere e tutelare gli ospiti e gli operatori aziendali, nel rispetto delle indicazioni fornite da ATS, con decorrenza 10 marzo 2020 l’attività del Centro è stata temporaneamente sospesa e resterà tale presumibilmente sino alla risoluzione dell’epidemia.

La decisione è stata rafforzata dal DPCM del 10 aprile 2010 che all’articolo 3, comma 1, lettera b) espressamente recita: “E’ fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche e con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”. Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale ed esponenziale in Lombardia, la decisione assunta si è dimostrata particolarmente efficace e protettiva.

Il personale dipendente in servizio al CDI è stato utilizzato presso la RSA Pertini, pur mantenendo alcuni interventi in favore degli utenti arruolati alla data di chiusura del CD1 e a sostegno delle loro famiglie. Tali attività prevedono gli interventi di diverse figure professionali (psicologo, fisioterapista, educatore) e vengono eseguite in modalità da remoto.

Tutto quanto sopra espresso, questa Direzione – grazie anche al costante impegno del Direttore Sanitario della RSA Pettini, Dr. Marco Vigilati, della Coordinatrice Infermieristica, Dr.ssa Stefania Gallo, potendo contare sempre anche sulla collaborazione del Direttore del DAPSS, Dr.ssa Laura Zoppini e del Direttore Medico i Presidio, Dr. Paolo Bruno – ritiene siano state messe in atto tutte le misure igienico sanitarie di protezione, definite in accordo con il medico competente e con il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP).