Ecco alcuni stralci, ad illustrazione della inadeguata qualità costruttiva, ricavati dai documenti dei tecnici intervenuti per le attività di il “collaudo” della Casa delle feste:
- La geometria delle opere realizzate non rispetta integralmente quanto previsto nel progetto.
- Le travi del bordo del tetto sono disassate rispetto ai sottostanti pilastri, con conseguente non adeguatezza della gronda del tetto per la loro protezione dagli agenti atmosferici, con attuale degrado e future spese di manutenzione più gravose.
- La trave di colmo è disassata a tal punto che la larghezza del pilastro è stata “mascherata” con un allargamento di mattoni (!)
- Si sono create delle crepe sui muri perimetrali. Un tecnico, che ha ritenuto di NON procedere nella attività di collaudo, indica “un pesante quadro fessurativo” ora “rapezzato”. Il tecnico che è intervenuto successivamente le indica come “fenomeni microfessurativi” che comportano future spese di manutenzione più gravose.
- Le parti pavimentate sono fessurate. Un tecnico che ha ritenuto di NON procedere nella attività di collaudo indica “pesanti fessurazioni, cedimenti ed infossamenti”.
Inoltre, dalla documentazione del collaudo statico, fatto nel marzo del 2012, mancano documenti essenziali per il collaudo stesso, tra cui la relazione geotecnica e le certificazioni riguardanti il calcestruzzo utilizzato per le strutture.
Come hanno fatto a collaudarla? Chi non si è accorto che mancavano i documenti?
Un privato cittadino non accetterebbe mai una casa con questi difetti e manchevolezze.
L’amministrazione Barletta pare invece che la Casa delle feste la voglia, anche se costruita non a regola d’arte e difettosa, a tutti i costi … costi che vengono pagati utilizzando i soldi dei cittadini!