Negli Stati Uniti oltre sei milioni di nuovi disoccupati nella prima settimana di aprile si sommano ai 10 milioni di disoccupati creati a marzo dal Covid-19 . In poche settimane molti più disoccupati rispetto a quelli creati dalla crisi finanziare del 2008. E le stime portano a dire che aumenteranno ancora, addirittura fino a portare la disoccupazione al 15%, una percentuale mai raggiunta da molti decenni. La Federal Reserve ha sviluppato una stima da worse case, cioè se le cose vanno male, che ipotizza che tra i 130 milioni di lavoratori americani ben 50 milioni potrebbero perdere il posto di lavoro per effetto della pandemia e del conseguente del blocco delle attività produttive con quasi l’80% della popolazione in quarantena.
Questa è la faccia della precarietà conseguente alla flessibilità.
La disoccupazione si sta diffondendo assieme alla pandemia da una costa all’altra degli Stati Uniti.
La conseguenza probabilmente più importante di questa situazione è causata dalla perdita della assicurazione sanitaria per la maggior parte di questi nuovi disoccupati.
Le persone senza assistenza sanitaria erano diminuite drasticamente a seguito dell’Obamacare, la legge federale fatta approvare da Obama che aveva permesso a molti cittadini americano di avere una assicurazione sanitaria con il sostegno dei sussidi per il loro acquisto. I tentativi di Trump di cancellare questa legge, con la sentenza della Corte del Texas che l’ha dichiarata parzialmente incostituzionale, hanno progressivamente indebolito l’obbligo dell’assicurazione.
Anche parte del ceto medio non ha una assicurazione sanitaria, in molti casi per scelta consapevole dei giovani che vogliono risparmiare denaro. A questi si aggiungono le persone che perdono il lavoro visto che quasi sempre è l’azienda a pagare il premio dell’assicurazione ai propri dipendenti.
Ed ecco la tempesta perfetta! Una pandemia che obbliga a sospendere le attività produttive creando in poche settimane più di 16 milioni di nuovi disoccupati-senza-assicurazione-sanitaria. Proprio quando sarebbe servita.
Ora Trump, dopo aver annunciato che il Covid-19 non avrebbe avuto effetto, dopo aver lasciato i governatori a gestire da soli il problema, dopo aver annunciato che sarebbe un successo se il numero dei morti si fermasse sotto i 100.000, sulla spinta della drammatica situazione, già con quasi 600 mila contagiati e quasi 23 mila morti in rapida crescita, ha pomposamente annunciato «Posso così orgogliosamente annunciare che gli ospedali e gli operatori sanitari che curano i pazienti con coronavirus non assicurati saranno rimborsati dal governo federale utilizzando i fondi del pacchetto di aiuti economici».
Nella nazione più ricca del mondo, quante persone moriranno a causa dell’assenza di una assistenza sanitaria, magari non perfetta, magari in alcuni casi con tempi lunghi per le visite specialistiche, ma pubblica e gratuita come abbiamo in Italia?