Riprende vigore l’attività di propaganda e disinformazione

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L’attività di propaganda e disinformazione è ripartita prepotentemente sfruttando la situazione creata dalla attuale situazione emergenziale causata dal Coronavirus, con l’obiettivo primario di alimentare la sfiducia nella capacità delle istituzioni democratiche di fornire adeguate risposte.

Alcune entità statali, o comunque sostenute da stati, esterne alla UE cercano in questo modo di sfruttare la situazione per motivi geopolitici, cercando di mettere in crisi la credibilità dell’Unione Europea e dei suoi membri.  Alcuni partiti e gruppi di opinione, anche italiani, stanno creando una cassa di risonanza per queste attività.

In sintesi:

  • A livello globale sta facendo tendenza sui social media l’affermazione che l’UE si sta disintegrando di fronte al Coronavirus. RT e Sputnik (RT è il canale televisivo russo in lingua inglese; Sputnik è una agenzia di stampa russa con presenza anche in Italia) lanciano informazioni orientate a sostenere una narrazione che descrive una cospirazione con “il virus creato dall’uomo” e intenzionalmente diffuso;
  • Nella UE continuano a circolare sui social media disinformazione e consigli sul Coronavirus in contraddizione con la guida ufficiale dell’OMS e le politiche interne. Ad esempio, Sputnik Deutschland promuove l’affermazione su Facebook e Twitter secondo cui “lavarsi le mani non aiuta”
  • In Cina: media statali e funzionari governativi promuovono teorie non comprovate sull’origine di COVID-19. La copertura cinese evidenzia gratitudine da parte di alcuni leader europei, inclusi alcuni italiani, in risposta agli aiuti cinesi.
  • In Russia: oltre 150 casi di disinformazione pro-Cremlino sul Coronavirus sono stati registrati nel database EUvsDisinfo (dal 22 gennaio). I media russi controllati dallo stato hanno spostato la loro attenzione per evidenziare la preparazione della Russia ad affrontare l’epidemia. Gli aiuti russi all’Italia sono stati ampiamente coperti.

La disinformazione è imperniata principalmente sui seguenti principi

  • “L’UE non riesce a gestire la pandemia; l’Unione sta per crollare”: la narrativa è promossa da fonti pro-Cremlino, nonché da diverse reti / fonti nazionali negli Stati membri dell’UE,
  • “L’UE è egoista e tradisce i propri valori”: promossa da fonti pro-Cremlino, anche in questo caso rilanciata da diverse reti / fonti nazionali negli Stati membri dell’UE,
  • “La Russia e la Cina sono poteri responsabili”: i media pro-Cremlino si sono concentrati in particolare sugli aiuti russi erogati in Italia, sottolineando che “la Russia sta aiutando l’Italia e l’Unione europea no”. Questo messaggio è ripetuto sistematicamente in Italia e diversi video stanno circolando su Instagram in italiano, mostrando persone che scambiano la bandiera dell’UE con la bandiera russa o mostrano veicoli militari russi sulle strade italiane.
  • Il canale televisivo Rossiya 1, controllato dallo stato, ha riferito con un certo sarcasmo che un convoglio militare russo ha viaggiato su “strade della NATO”.
  • I canali di media e social media cinesi controllati dallo stato hanno fortemente promosso l’idea la Cina sia superiore nell’affrontare il Coronavirua, mettendo in evidenza espressioni globali di gratitudine per la consegna di aiuti cinesi, anche in Italia. Molti esperti sostengono che oltre a creare una migliore immagine internazionale, l’obiettivo generale della Cina è quello di mantenere la propria stabilità sociale.
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Gli effetti in Italia sono ben evidenti: una ripresa della propaganda contro il governo, contro la UE orientata ad una Italexit, contro l’Euro, alimentando e sfruttando come al solito “le paure” dei cittadini.