Lettera ai tedeschi di Bonaccini, Gori, Sala, altri sindaci italiani e di Calenda

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Nel seguito viene riportata la lettera aperta che alcuni politici Italiani hanno inviato al Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei più maggiori quotidiani della Germania, per invitare i tedeschi schierarsi con i “grandi Paesi dell’UE” e non al seguito di “piccoli egoismi nazionali”.

Cari amici tedeschi,

con il Coronavirus la storia è tornata in Occidente. Dopo trent’anni in cui l’unica cosa rilevante è stata l’economia, oggi la sfida torna ad essere, come in passato, politica, culturale e umana.

La prima sfida riguarda l’esistenza stessa dell’Unione europea. Oggi l’Unione europea non ha i mezzi per reagire alla crisi in modo unitario. E se non dimostrerà di esistere, cesserà di esistere.

Per questo 9 Stati europei (tra cui Italia, Francia, Spagna e Belgio) hanno proposto l’emissione di Eurobond per far fronte alla crisi. Non si chiede la mutualizzazione dei debiti pubblici pregressi, ma di dotare l’Unione Europea di risorse sufficienti per un grande “rescue plan” europeo, sanitario, economico e sociale, gestito dalle istituzioni europee.

L’Olanda capeggia un gruppo di paesi che si oppone a questa strategia e la Germania sembra volerla seguire. L’Olanda è il paese che attraverso un regime fiscale “agevolato”, sta sottraendo da anni risorse fiscali da tutti i grandi paesi europei. A farne le spese sono i nostri sistemi di welfare e dunque i nostri cittadini più deboli. Quelli che oggi sono più colpiti dalla crisi. L’atteggiamento dell’Olanda è a tutti gli effetti un esempio di mancanza di etica e solidarietà.

Solidarietà che molti paesi europei vi hanno dimostrato dopo la guerra e fino alla riunificazione.

Il debito della Germania dopo il 1945 era di 29,7 miliardi di marchi di allora. La Germania non avrebbe mai potuto pagare. Nel 1953 a Londra, ventuno Paesi (tra cui Francia, Italia, Spagna e Belgio) consentirono alla Germania di dimezzare il debito e di dilazionare i pagamenti del debito restante. In questo modo la Germania poté evitare il default.

Di quella decisione dell’Italia, siamo ancora oggi convinti e orgogliosi. Lo ripetiamo: in questo caso, con gli “‘Eurobond” dedicati al Coronavirus, non si cancelleranno o mutualizzeranno i debiti pregressi.

Cari amici tedeschi, la memoria aiuta a prendere le decisioni giuste.

Il vostro posto è con i grandi paesi europei. Il vostro posto è con l’Europa delle istituzioni, dei valori d libertà e solidarietà. Non al seguito di piccoli egoismi nazionali.

Dimostriamo insieme che l’Europa e più forte di chi la vuole debole.

Stefano Bonaccini, Governatore dell’Emilia Romagna

Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia

Marco Bucci, Sindaco di Genova

Carlo Calenda, Eurodeputato

Emilio del Bono, Sindaco di Brescia

Sergio Giordani, Sindaco di Padova

Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo

Francesco Italia, Sindaco di Siracusa

Valeria Mancinelli, Sindaca di Ancona

Giuseppe Sala, Sindaco di Milano

Giovanni Toti, Governatore della Liguria

Virginio Merola, Sindaco di Bologna